Evelyn Storm, giovane autrice con già parecchie pubblicazioni alle spalle, è da poco tornata in libreria con il nuovo romanzo “Le note del destino” che vede protagonisti Kyra e Tomas, due giovani fratellastri che hanno una storia d’amore.
<<Evelyn, quale è stato il tuo percorso?>>
<<Sono giovane ma non giovanissima. Ho iniziato con poesie e fumetti, quando ancora usavo il mio vero nome. Poi ho scelto lo pseudonimo di Evelyn e da allora ho fatto prima la gavetta, collaborando con riviste online, siti, blog e con una casa editrice. Mi sono buttata di nuovo sulle poesie e poi sui racconti in antologie o di gruppo. Infine, sui romanzi>>.
<<Analizziamo il titolo del tuo ultimo romanzo, “Le note del destino”. Lascia presagire che la musica abbia un ruolo importante nella vicenda… è davvero così?>>
<<Sì, la musica è al centro di tutto, perché accomuna le passioni dei due protagonisti. Tomas è il cantante di una band e Kyra danza da sola, a lezione, nel bar dove lavora e poi anche in una crew di ballerini tutti belli, tosti e molto bravi.>>
<<Come definiresti il genere di questo romanzo?>>
<< Lo definirei un Romantic and Dreamer New adult.>>
<<A quale pubblico è rivolto?>>
<<E’ rivolto agli adolescenti ma non solo. Nel senso che lo può leggere il quindicenne come il ventenne, ma anche il trentenne e a salire. Ci sono cinquantenni e sessantenni che l’hanno gradito, perché chiunque ama o ha amato può immedesimarsi, al pari di chi incastra “vita reale” con i propri sogni e le proprie speranze.>>
<<Kyra e Tomas non sono due sconosciuti per i tuoi lettori affezionati… abbiamo visto nascere la loro storia in “Grido d’amore”… si può parlare di un sequel, quindi?>>
<<Non proprio. Non lo definirei un sequel, ma uno sviluppo della loro storia. I lettori trovavano che avessi allungato troppo le loro vicissitudini, senza però dare un finale. Li ho voluti accontentare. Ho levato cento pagine, ho cambiato alcuni sviluppi, ho inserito nuovi personaggi e ho messo la parola fine al romanzo.>>
<<I due giovani hanno parecchie difficoltà a vivere la loro relazione, in quanto fratellastri, anche se in realtà tra loro non esiste un vero legame di sangue. Credi che i condizionamenti socioculturali possano soffocare o condizionare i sentimenti a lungo?>>
<<Sì, anche se il sentimento è forte, i condizionamenti possono portare a liti, separazioni e sofferenze. E non tutti riescono a passarci sopra. Ma qualcuno ce la fa, perché l’amore dovrebbe vincere su tutto, non è così?>>
<<Entrambi i protagonisti sono artisti, lui è un musicista, lei una ballerina. Quanto conta per te l’arte?>>
<< Moltissimo. Il mio bisnonno era scultore, due miei zii e un prozio dipingevano, mia mamma raccontava storie bellissime, mio nonno suonava il piano a orecchio, mia nonna cantava bene. E io… mi considero l’artista di famiglia, perché scrivo, disegno, canto e mi è sempre piaciuto ballare e fare spettacoli per gli altri.>>
<<Rivedremo Kyra e Tomas in altri romanzi, prossimamente?>>
<< Purtroppo no. La loro storia si conclude qui. Come tutte le storie, dopo un po’ è bene finiscano perchè la gente si stancherebbe di sentire all’infinito parlare di loro. So che ci si affeziona ai personaggi, anche a me capita, ma prima o poi è bene chiudere la porta sulle loro vicende.>>
<<Al momento hai qualche opera nel cassetto o stai lavorando a qualche nuovo progetto?>>
<< Nel cassetto ne ho tre. Una di queste storie è a metà, ma ultimamente non ho trovato il tempo di portarla avanti. Sarà la prima di cui mi occuperò e, poco per volta, provvederò anche alle altre due.>>