Herman Nitsch, quella mostra non s’ha da fare. O sì…

Il no dell’assessore regionale alla Cultura: “Macabra dissacrazione dell’uomo e della religione”. i toni forti dell’artista austriaco finiscono in Parlamento, la senatrice Rauti interroga il ministro Bonisoli. Le rassicurazioni di Palazzo Ducale, in esposizione opere dai toni “normali”. E’ giusto imbavagliare l’arte? Diteci la vostra

 

Hermann Nitsch, chi è costui? Un artista, un folle o un illuminato nei tempi bui dell’umanità? Chiunque lui sia, la possibilità che le sue discusse opere possano apparire in mostra a Palazzo Ducale il mese prossimo sta facendo davvero sfracelli.

Peter Aussmann foto: il giorno.it

Più che tra i mantovani – animalisti a parte – tra i politici. E nemmeno tra quelli locali. Contro l’iniziativa dell’associazione Moz-Art, sposata dal direttore del museo Peter Assmann (nella foto a sinistra), si è letteralmente scagliato l’assessore lombardo alla Cultura (Lega e dintorni), il professor Stefano Bruno Galli, che ha giudicato l’eventuale mostra “disdicevole e disgustosa” e ha annunciato che non ci sarà alcun patrocinio della Regione.

La questione è finita addirittura in Parlamento. la senatrice Isabella Rauti, moglie dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e figlia del ben più noto Pino Rauti (il nonno Msi dei giovani Fratelli d’Italia) si è infatti mossa con una interrogazione al ministro per i Beni e le Attività Culturali, il mantovano Alberto Bonisoli (Movimento 5 Stelle) per sapere se questi «sia a conoscenza dello sconcerto che ha provocato a Mantova la notizia dell’esposizione delle opere di Nitsch, e se «intenda revocare la kermesse offensiva ospitata nella città che conserva il “preziosissimo sangue di Cristo”».

Hermann Nitsch (Vienna, 29 agosto 1938) è un performance artist austriaco considerato uno dei massimi esponenti dell’Azionismo Viennese.

Herman Nitsch, chi è costui? L’ottantenne ausutriaco che a vederlo sembra più un buon Babbo natale che un dissacratore del valore umano e religioso – per dirla alla Galli – è il massimo esponente dell’Azionismo Viennese. Arte, appunto. Le sue opere sono impressionanti per noi comuni mortali, è vero. Ma la sua arte è unica anche nel genere. E pur sempre di arte si tratta. Arte in movimento, nelle sue performance Nitsch usa spesso comparse umane. Tante. Arte d’impatto, dove il colore rosso (il sangue – giura lui – di animali già macellati) impatta brutalmente alla vista dello spettatore. Può piacere o meno, ma è la sua arte. Il mezzo con cui Nitsch esprime un modo (non il modo) di vedere le celebrazioni, i culti, le pratiche religiose. Efferatezza, una necessità attraverso la quale, secondo Nitsch, può avvenire la catarsi umana. Un modo per far emergere la natura “né buona né cattiva” dell’uomo. Opinioni, certo. Per quanto discutibili, comunque opinioni che si sviluppano nel suo modo di essere artista.

E comunque a Mantova non ci sarà nulla di viscerale e sconvolgente, nulla di truculento, ma – giurano gli organizzatori – opere dai toni e dai colori “normali”. Del resto, forse la senatrice Rauti e il professor Galli non lo ricordano, però Nitsch non è la prima volta che espone in Italia, nel 2009 fu a Torino, mentre a Napoli ha addirittura un museo dedicato. Ma la querelle tra Palazzo Ducale, Regione Lombardia e ministero è aperta. La mostra a Mantova è in bilico, o forse sarebbe meglio dire “a rischio censura”, con buona pace la libertà di espressione artistica.

Diteci la vostra.

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14 Comments
  1. Emanuele Negrini aprile 5, 2019 Reply
  • Cristina Spagna aprile 5, 2019 Reply
  • seytan aprile 5, 2019 Reply
    • Cristina Spagna aprile 5, 2019 Reply
    • Cristina Spagna aprile 5, 2019 Reply
      • Seytan aprile 5, 2019 Reply
  • toybel aprile 5, 2019 Reply
  • Giulia aprile 5, 2019 Reply
  • Viola aprile 5, 2019 Reply
    • Luana aprile 5, 2019 Reply
      • Viola aprile 6, 2019 Reply
    • Cristina Spagna aprile 6, 2019 Reply
      • Cristina Spagna aprile 9, 2019 Reply
  • Cristina Spagna aprile 10, 2019 Reply
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